12) L’uomo aquila (12’)

(Etna, Taormina)

Alle pendici dell’Etna, una grande aquila delle steppe accompagna  le evoluzioni di un uomo che volteggia appeso a un parapendio. E’ il ricordo della nostra giornata con Angelo d’Arrigo, campione mondiale di volo libero; Angelo ci racconta di aver abbandonato l’agonismo per volare con la sua aquila Nike, imparando da lei più di quanto non gli abbia insegnato la sua esperienza di 15.000 ore di volo. E’ il “volo istintivo”, lo stesso da cui è partito l’uomo nei suoi primi tentativi di imitare il volo degli uccelli. Nike, la giovane aquila , ha cominciato a volare con Angelo, ma poi è diventata la sua maestra. Insieme, sfruttano le correnti ascensionali: grandi bolle d’aria che salgono dal suolo e che vanno a  formare i cumuli. Secondo Angelo, l’aquila può vedere a distanza il movimento verticale delle molecole d’aria di temperatura diversa, proprio come noi possiamo vedere il ribollire dell’aria lungo l’asfalto. Nelle correnti ascensionali la differenza è minima, di due o tre gradi: ma la loro vista consentirebbe di rilevare questa differenza. Dice Angelo: “Quando volo con Nike, lei mi considera sicuramente un suo consimile, forse addirittura suo padre... Sono convinto che oggi, il volo veleggiato sia ancora da scoprire: occorre cercare di sviluppare l’istinto per provare a imitare i grandi rapaci nelle loro evoluzioni aeree”.




















                                          

9) Monsters of the White Sea (52')

(Siberia)

Nelle acque limpidissime del Mar Bianco, incorniciate dalla tundra e dai ghiacci, brulica una inaspettata esplosione di vita sottomarina: colori sgargianti, animali enormi, scenari spettacolari. Insenature strette e ramificate racchiuse fra più di cento isole nascondono un mondo in larga parte inesplorato. Le immersioni sono vere e proprie avventure estreme che spesso incominciano con un salto nel buio, ai bordi di una piccola finestra tagliata nella banchisa.

  1. 11) The Island of the Mooray-eels

  2. (Colombia)

  3. Le isole hanno da sempre esercitato una grande attrazione sulla mente umana . Ma nel cuore dell'oceano Pacifico, pochi gradi a Nord dell'equatore, c'è un remoto picco che sembra creato dalla fantasia di un pittore. Questo piccolo punto nell'oceano è un semplice ammasso di roccia vulcanica, un ambiente ristretto e inospitale dove vive una limitata varietà di specie viventi. Ci attende uno spettacolo inquietante: nella scogliera, ogni spaccatura offre rifugio ad un'incredibile numero di murene. E' un fenomeno legato alla riproduzione, oppure dipende dalle particolari caratteristiche di questa isola? Di solito, le murene sono animali solitari, ma il riparo dalle correnti e la ricchezza di cibo potrebbero averle spinte a concentrarsi in numero così straordinario. L'isolamento estremo di Malpelo ha determinato lo sviluppo di specie marine endemiche, che vivono sotto la costante minaccia di enormi banchi di squali martello...
 

10) The Tiger & Mark (52’)

(SouthAfrica)

Avventura mozzafiato nei fondali dell’oceano indiano a fianco di uno spericolato subacqueo. Il tigre sembra essere l’unica specie di squalo in aumento: grazie ad una incredibile forza e voracità, questo splendido animale è capace di cibarsi di una grande varietà di prede, compiendo scorrerie a tutte le quote, dal fondo sino al pelo dell’acqua. Siamo immersi in un mare tormentato da gigantesche onde oceaniche, gli effetti si fanno sentire sino a 30 metri di profondità. Il numero degli squali, la loro ostinata esibizione sono impressionanti: anche gli squali bianchi, gli squali toro e gli squali dello Zambesi pullulano in mezzo ad una fauna marina estremamente varia, attratta dalle correnti ricchissime di nutrimento, ora fredde, ora temperate, che tagliano senza tregua questo oceano.

Andrea Cochetti   -    Subaco productions 
tel.: 39.335.395629  - 39.346.6277351
26, via Valdagno, 00191 - Rome - Italy (map)
http://www.tuttocitta.it/tcolnew/index_tcol.html#sez=1015&com=Roma%20(RM)&ind=Via%20Valdagno&nc=&qs=&vcc=&dts=&dte=&tms=&tme=&hm=&sdv=Roma&scl=70464&std=C&scm=Roma&ssg=RM&srg=Lazio&z=2.4&x=12.45474&y=41.929035&cv=0&pv=0&noc=19&ft=0&mmve=0&be=0&lx=12.471875&ly=41.94868home.htmlshapeimage_5_link_0

13) Segreti del Circeo (52’)

(da Anzio a Terracina)

La vecchia "Selva di Terracina", ammantata dalla macchia mediterranea e da piante di quercia da sughero, rappresenta la più estesa foresta naturale di pianura in Italia: un ecosistema estremamente vario; le "piscine" sono aree paludose che si formano per l'accumulo di acqua piovana, le "lestre" invece sono zone in cui, un tempo, gli abitanti stagionali edificavano i loro precari villaggi. Una fitta rete di sentieri taglia un territorio particolarmente interessante per gli studiosi di botanica, perché dimora di specie vegetali appartenenti a realtà climatiche molto diverse. Il sottobosco è ricchissimo di bacche e piccoli frutti, come biancospino, prugnolo, melo e pero selvatico, corbezzolo, erica arborea, pungitopo, che attirano numerose specie di uccelli canori; è particolarmente ricco di funghi, la cui raccolta è regolamentata.  Incontriamo i mammiferi tipici dell'area mediterranea, come cinghiali, lepri, tassi, ricci, volpi,
donnole, molti rettili, come il biacco, la natrice, la vipera, la testuggine di terra e palustre; anfibi, più comuni il tritone, il rospo e la rana.
La foresta rivela meraviglie diverse in ogni stagione: dalla piacevole frescura che ci accoglie in estate, alle scorribande dei cinghiali in autunno, dalla cornice colorata creata dai frutti del bosco e dai ciclamini autunnali alla magica fioritura del biancospino in inverno, punteggiata dal rosso delle bacche del pungitopo. Per le sue particolari caratteristiche, la foresta del Circeo, nel 1977, è stata dichiarata "riserva della biosfera", ed inserita nel programma "MAB" (Man and biosphere). È la cima montuosa del Monte Circeo che tocca i 541 m e che ha dato il nome all'intero Parco Nazionale. Secondo la leggenda, sul Circeo viveva la maga Circe che, dopo aver tentato di trasformare Ulisse e i suoi compagni in porci, come narrato nell'Odissea, li accolse per un anno. Visto da lontano, il Circeo assomiglia ad un donna addormentata: questa forse è l'origine della leggenda. Il promontorio si divide in due versanti completamente diversi. Il versante nord, detto anche “Quarto freddo”, caratterizzato da un clima umido, è ricoperto da una fitta macchia alta di leccio, associata, a quote più basse, al frassino minore, al carpino nero, alla roverella e al farnetto. Nel sottobosco si trovano erica, ginestra e corbezzolo mentre, verso la foresta di pianura, nella zona di “Mezzomonte”, si trova una splendida sughereta. L'altro versante, il “Quarto caldo”, si affaccia invece sul mare, verso sud, e gode di un'ottima esposizione in tutto larco dell'anno Vi prospera una vegetazione rupestre mediterranea con leccio, ginepro fenicio, euforbia arborea, mirto, lentisco, rosmarino, erica; tra i bassi cespugli troviamo invece il finocchio marino, l'elicriso, l'euforbia, lo statice e la centaurea di Circe. La presenza più interessante è però quella della palma nana, l'unica palma spontanea in Europa, ricordo di epoche più calde. La fauna, oltre che dal cinghiale, dal tasso e dalla faina, è rappresentata da numerosi uccelli, rapaci come il falco pellegrino e il gheppio, e altri che vi nidificano stabilmente, o che sorvolano la zona durante le migrazioni. Il promontorio è zona di notevole interesse speleologico dal momento che, alla sua base, si aprono numerose grotte di straordinaria bellezza, le quali hanno conservato la traccia delle variazioni climatiche e delle oscillazioni del livello del mare nelle passate ere geologiche, restituendo anche  preziose testimonianze di un'antichissima presenza umana, che risale al Paleolitico. Nella Grotta Guattari, nel 1939, fu rinvenuto un cranio di tipo neanderthaliano. Altra grotta interessante è la grotta delle Capre, in prossimità della quale si trovano anche la grotta dell'Impiso e la grotta del Fossellone; importante come sito archeologico la Grotta Breuil; la grotta Azzurra è celebre per i suoi riflessi di colore; la grotta del Presepe, è chiamata così per le caratteristiche colate stalagmitiche che, viste dal mare, sembrano statuine inginocchiate; le "Cinque grotte" sembrano delle cattedrali gotiche, irte di guglie; non manca la grotta della Maga Circe, che la leggenda vuole sia stata indicata dalla Maga Circe a Ulisse affinché vi ricoverasse la propria barca.
 

14) Avventura... in Acquario! (52’)

(Genova)

Konrad Lorenz scrisse che l'acquario è ricco di storie come la vita degli uomini. Nel pieno centro di Genova è stato creato il più grande acquario d'Europa – ed il secondo nel mondo – nel quale sono riuscite ad ambientarsi rare e particolari specie. Pinne silenziose, colori vivaci, movimenti che incantano: l'acquario è un mondo a sé, racchiuso in pareti trasparenti, che ci permette di scoprire le relazioni che esistono in un microcosmo. Abbiamo la possibilità di immergerci all'interno delle vasche e di accedere nei laboratori dell'acquario,  per constatare i progressi della moderna tecnica acquaristica e osservare da vicino il comportamento dei più splendidi abitanti del mare, e le loro relazioni in un ambiente ristretto, ma non per questo privo di fascino, e anche di motivi di interesse scientifico. Dalle orche ai
delfini, dai barracuda agli squali, senza farsi mancare granchi giganti, meduse, cavallucci marini, pesci luna e tartarughe: queste sono solo alcune delle 600 specie ospitate all'Acquario di Genova, che accoglie cinque vasche dedicate agli abitanti delle acque antartiche, che riproducono le condizioni climatiche estreme del continente di ghiaccio. La missione dell'Acquario è sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sulle tematiche della conservazione
e dell'uso responsabile degli ambienti acquatici.
 

15) La Laguna di Orbetello (52’)

Nuovi progetti  

1 - natural history > p.1  > p.2

2 - science            

3 - archeologia 

4 - esplorazione

5 - human interest 

planet wonders in high definition

these high end documentaries planned for the next season will be realized in digital 16:9 and HD shooting

 

Nuovi progetti  

1 - natural history  > p.1 

2 - science            

3 - archeologia 

4 - esplorazione

5 - human interest 

planet wonders in high definition

these high end documentaries planned for the next season will be realized in digital 16:9 and HD shooting

 
 demo (You Tube)                 http://www.youtube.com/watch?v=yKnL5X05Fg8

16) Lundy Island - Storia di una Foca (52’)

(Gran Bretagna)

Seguiamo la storia appassionante di una piccola foca e della sua famiglia: la loro casa è una
piccola scogliera nel canale di Bristol, al centro di un mare freddo e tormentato da furiose correnti, ma popolato da strabilianti e coloratissime creature marine.
The diving season on Lundy is short but spectacular. The visiblity is good enough for diving from the end of April to the end of September. The tides of the Bristol Channel are fierce but the island lies N-S in a tidal stream that is mostly E-W, so there is always
some part of the island with slack water. Dive the west side on the ebb and the east side on the flood. Below the surface of the sea there is magnificent scenery and a huge variety of marinelife, some of which is unique to the British Isles. For this reason the waters around Lundy are designated as a Statutory Marine Reserve (the first in the country). There are many types of fish including basking sharks in the summer months and the unique population of red banded fish (a metre long, shaped like an eel with a red band and a single dorsal fin the whole length of their body - they live in burrows in the mud). Crabs, lobsters and crayfish are still common but their populations have been affected by commercial fishing. There are huge numbers of sea urchins and starfish and the population of jewel anemones rarely fails to amaze the visiting diver. Common and lesser octopus are also regularly seen. There are shipwrecks of course - 137 to be precise (A licence is needed to dive here - see the Marine Nature Reserve zones). There is the Carmen Filomena, the Earl of Jersey, Ethel, The Heroine and many others all with their own atmosphere, history and population of sea life.


 

6) Magia Blu (Beyond the Blue) (52’)

(Indonesia)

Utilizzando una innovativa tecnica di illuminazione, riveliamo meraviglie sottomarine mai viste. Nella penombra della sera, i banchi di pesce pullulano fra i picchi sottomarini come giavellotti d'argento; gli interstizi della scogliera di corallo si trasformano in un mondo di science fiction dove spaventosi mostri ancorati con l'aiuto di ventose sono all'attesa delle loro prede protendendo sonde e pinze nell'inchiostro della notte. Ai confini della gamma di luce visibile, fluorescenze di verde e di blu dipingono miriadi di esseri dai contorni inquietanti. Il fondo del mare è un immenso labirinto oscuro, attraversato da misteriose forme viventi. I nostri speciali fari rivelano  gli ultimi tesori segreti del mare.


































7) Ritorno a Turtle Island (52')

(Malaysia)

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Le tartarughe marine nuotavano negli oceani della preistoria! Molti abitanti della barriera trascorrono tutta la loro vita in uno spazio di pochi centimetri. Altri invece sono visitatori che vengono da lontano, viaggiatori che hanno percorso migliaia di chilometri. Dopo un lungo viaggio nell’oceano, una grande tartaruga ha raggiunto le acque poco profonde di un’isola del Borneo e trova riposo su una piccola
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montagna di corallo. Il suo istinto le ha fatto ritrovare la via del ritorno verso il luogo dove era nata.  Il Regno dei Coralli è un immenso giardino sottomarino dalle inesauribili meraviglie. Sulla terra, nessun continente ospita tante forme di vita così diverse tra loro. A solo 8 metri di profondità, sembra che si stia celebrando un misterioso rito: il protagonista è il più antico fra i rettili che vivono in fondo al mare...
 

8) Axolotl, un mostro a rischio estinzione (52’)

(Messico, Usa)

Gli scienziati hanno lanciato un grido di allarme: rischia di scomparire  uno dei più enigmatici e inquietanti esseri che abitano il nostro pianeta, un anfibio acquatico unico al mondo, l’axolotl. Per le sue straordinarie caratteristiche biologiche  e genetiche, per il fatto che la sua presenza è limitata ad una sola piccola zona - un piccolo corso d’acqua poco distante da Città del Messico - questa creatura è oggetto di studi e osservazioni in numerosi laboratori, suscitando molti interrogativi fra gli scienziati. La nostra storia comincia in una piccola palude, nella periferia di quello smisurato agglomerato urbano che è città del Messico. Con una speciale telecamera riusciamo ad inquadrare qualcuno di questi anfibi. Lo sguardo fisso nel vuoto, il corpo simile a un grande fagiolo trasparente, sembra veramente una creatura di un altro mondo; se non fosse per le sue dimensioni – poco più di 40 cm – l’aspetto sarebbe davvero terrificante...

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Denis Palbiani

Denis Palbiani

Denis Palbiani

Denis Palbiani

Denis Palbiani

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